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Archive for dicembre 2007

Buon Natale!

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Se anche quest’anno il giorno dopo Natale sarete più ricchi solo di qualche regalo, allora avrete sprecato un altro Natale invano.

Qualcuno ha detto che il mondo è come il Titanic prima dell’impatto con l’iceberg. Tutti ballano, tutti fanno festa e nessuno si accorge di quello che stà per succedere.
Tanti auguri a tutti!

Antonio Di Tucci

La vignetta è tratta dal numero in edicola questa settimana di Internazionale.

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Buon Natale?

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Facciamo finta che anche questo sarà un buon Natale? Quest’anno sarà più difficile, ma possiamo farcela. Il problema è “la munnezza”. Lo scrivo in dialetto perchè ormai i rifiuti sono una prerogativa solo campana.

E’ Natale e la “munnezza” è parcheggiata ovunque. “Parcheggiata” mi sembra il verbo migliore perchè attorno ad ogni bidone le buste occupano almeno 4 posti auto. E penso a domani, quando ad alimentare queste “colline di munnezza” arriveranno i rifiuti dei nostri pranzi e gli incarti dei regali.

Insomma, neanche a Natale riesco ad essere ottimista. Ma è meglio così, meglio per voi che qualcuno resti sempre allerta e non si lasci affascinare.

Antonio Di Tucci

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Per un futuro peggiore!

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Finalmente le vacanze arrivano. Si pensa ai regali alle buone azioni. Anche io mi distrarrò un pò e per una decina di giorni vi lascerò senza scritti, a patto che non vogliate scriverne Voi. Dal 25 Dicembre, fino al 2 Gennaio infatti non scriverò nulla.
Stasera però vi lascio una riflessione fatta qualche settimana fa, sulla politica e sulle nuove proposte…per un futuro peggiore!
Mi è sembrato incredibile, eppure in una settimana, l’assetto partitocratico di queso paese di perdigiorno è stato stravolto. Silvio B., in barba ad ogni norma democratica ha deciso, insieme alla “coscialonga Brambilla”, di creare un nuovo partito. I vecchi alleati mandati a quel paese, i suoi nenache hanno battuto ciglio, d’altronde il giocattolo è suo e ci fa ciò che vuole. Per fortuna, la destra ha riguadagnato un pò di dignità.
Ma non è questo il punto. Mi soffermo su altro.
In questo clima di scatafascio, sembra che un ruolo determinante lo stia giocando Veltroni ed il peggio è proprio questo. Lui e il suo partito democratico incontrano gli altri, e pianificano riforme. Ancora una volta il miracolo italiano ci ha sorpresi tutti. All’orizzonte si vede un grande “pastone” di partiti, riuniti a fondare un nuovo fronte (quello della pagnotta come vi dicevo) che governerà l’Italia per i prossimi 5000 anni.
Certo, la consolazione più grande è che queste nuove coalzioni hanno sempre gli stessi componenti. Nome nuovo ma la gente è sempre la stessa. Gli stessi della prima seconda e terza repubblica. E se c’è qualche nuovo adepto è indagato, condannato o di sicuro è un mascalzone pronto a fare i prorpi interessi (basta guardare ai candidati per il PD dalle nostre parti).
Non so che pensare di questa nuova ondata di perversioni, che ha valicato anche i confini dell’etica elementare, quella fanciullesca del “destra e sinistra” per saziare la voglia di potere, per cui sarebbero pronti a vendere mogli e figli (figuriamoci noi).
Ma in fondo che fà? Sono perversioni, è vero, ma la forza di queste perversioni siamo ancora noi, con i nostri voti, con il nostro supporto, con i nostri sorrisi ipocriti, con la nostra voglia stringere mani che ci fanno schifo, pur di ricevere qualcosa in cambio.

Antonio Di Tucci

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Clementina Forleo

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Allora, provo a fare il punto, velocemente e senza scendere nel dettaglio. La Forleo è impegnata in processi contro dei criminali insediati nella politca, sparsi qua e la, nascosti e coperti dalle stesse istituzioni che dovrebbero punirli.
Forleo indaga su scalate bancarie di vari parlamentari, tra cui D’Alema e Fassino. Ma la Forleo potrebbe “donare” a questi gentiluomini una denuncia di aggiotaggio. Allora la fanno fuori, un pò come De Magistris con Mastella. D’Alema infatti dice che le accuse di Forleo sono infamanti e soprattutto finte.
Ma se sono finte, perchè le hanno tolto le indagini in modo così ostentatamente illegale? Se D’Alema non ha nulla da temere, perchè la fa “accoppare”?
Una delle scuse è che la Forleo è un’anarchica-comunista (Clementina Forleo è un Magistrato della Repubblica).
Adesso alla Forleo sono state tolte le indagini (in realtà la sentenza di sospensione ci sarà a gennaio, ma è tutta una messa in scena), che condurrà qualche pubblico ministero, meno “anarchico-comunista”.
Le alte cariche del Csm infatti, hanno ritenuto la Forleo un pò nervosa per il carico di lavoro che ultimamente la sovrasta. Avete capito? Quando non possono avocare i giudici li mandano in vacanza. E per “orientare l’opinione pubblica” dicono in radio e in tv che i giudici sono: 1)comunisti, 2)incapaci di tenere segrete indagini, 3)nervosi.

Provate ad immaginare. Andate in tribunale a far causa a qualche politico per tutelare i vostri diritti. La vostra ragione è evidente e il giudice lo dice più volte, ma prima di emettere sentenza, il tribunale lo sospende, perchè i vostri diritti sono meno imporatnti di quelli di sporchi politici senza scrupoli. Che fareste?

Antonio Di Tucci

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Maiali all’ingrasso

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Da quello che ho sentito dire, una volta noi italiani eravamo gente per bene. Persone creative, gentili, eleganti. Ci resta ben poco del nostro glorioso passato. Qualcuno mi ha detto che una volta la dignità era considerata importante. Oggi della dignità non sappiamo più che fare. Non ci facciamo più rispettare, non per incapacità, ma perchè non chiediamo più che venga fatto. Penso alla classe politica e di conseguenza allo “scatafascio sociale”. Sosteniamo degli imbroglioni, gente collusa con la malvita, incapace di governarci perchè troppo presa dalla partica del furto, che deve essere veloce, perchè poi il mandato scade e chissà se verranno rieletti.

Siamo inermi o consensienti dinanzi a questo scempio?

Non lo so, chiedo a voi una risposta. Oggi scendiamo in piazza per sostenere, ed ahimè difendere a spada tratta, dei criminali, dei demagoghi, gente senza scrupoli, che fa di noi l’uso che di solito si fa di un maiale all’ingrasso. Per favore, alziamoci e diamoci da fare. Ma non solo contro la politica, ma contro ogni cosa si “fotta” il nostro futuro.
Una persona una volta mi ha detto: Immagina la società come un pesante fardello che tutti sostengono. I più furbi sono quelli che accortisi del peso, fanno finta di sostenerlo e fanno sforzare gli altri. I meno furbi, sono quelli che reggono tutto il peso, pagando le pene che dovrebbero dividere tutti.
Se non siete quelli che il peso l’hanno mollato, allora stanno “fottendo” anche Voi. E lo fanno col sorriso sulle labbra!
Ps. vi lascio un video importante, di italiani che almeno ci hanno provato a arsi rispettare. Era il 30 Aprile 1993 e dopo aver scoperto i vari latrocinii di Craxi, un gruppo di persone l’ha accolto lanciando verso di lui monete di 500 lire, urlando: Ladro adesso mangiati anche queste. Roba fina!!!!

Antonio Di Tucci

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Vero o finto?

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La questione è delicata. Ma l’albero di Natale è meglio vero o finto?
Ero preso da questo dilemma da qualche anno, così, animato di buona volontà, ho letto qualche giornale e cercato un pò in internet.
Sono arrivato quindi alla conclusione che scegliere l’albero finto è più dannoso.
Ho letto dei rapporti di una società svedese che lo scorso anno ha misurato l’impatto sull’ambiente del ciclo di vita di un albero finto, confrontandolo con uno vero.
Il primo problema è legato alla produzione. Un albero finto infatti, prodotto di solito in Cina (si comincia con lo sfruttamento dei lavoratori), consuma moltissime risorse nei processi di produzione, nella scelta del materiale (che nel 99% dei casi è PVC, dannosissimo specialmente per i bambini) e per il trasporto.

Gli alberi veri invece richiedono minori risorse per la “produzione”. Agli alberi veri però si danno additivi, pesticidi e fertilizzanti che comunque provengono dal mercato chimico, ma che in ogni caso inquinano molto meno.

C’è poi da considerare che L’albero vero (rapporto della Coldiretti) proviene essenzialmente da coltivazioni dedicate, spesso situate in zone collinari o montane altrimenti destinate all’abbandono e al conseguente degrado idrogeologico.

Riguardo allo smaltimento, le piante di plastica si degradano in 200 anni. Dopo averlo usato per circa 6 anni (media italiana), l’albero viene buttato e da quel momento, per 2 secoli resta nelle discariche o nella natura, abbandonato chissà dove.

L’albero vero poi assorbe anidride carbonica, responsabile dei cambiamenti climatici e quindi ecco un’altra motivazione a favore dell’albero vero.

Vi lascio una parte del testo della ricerca:

<< Alcuni ricercatori svedesi hanno misurato l’energia consumata da un albero di Natale “vero” e da uno “finto” nel loro intero ciclo di vita.
Hanno scelto un abete artificiale di dieci chilogrammi trasportato via nave fino in Svezia dall’industria di Hong Kong dove è stato fabbricato; e un abete di dieci chili, dieci anni e 2 metri di altezza, trasportato su un autocarro da un vivaio svedese fino a un negozio di Stoccolma. Hanno scoperto che l’energia consumata durante l’intero ciclo di vita dell’abete vero è pari a un quinto di quella consumata dall’albero finto, anche supponendo, con molta generosità, che l’albero artificiale sia riutilizzato una decina di volte.>>

Beh considerando le 2 scelte, la soluzione migliore sembra proprio non comprarlo, ma se proprio non riuscite a rinunciare, allora comprate un albero invasato con tutte le radici, che potrete quindi conservare (vivo) anche per i prossimi anni. O al massimo un albero senza radici, ma sempre vero.

AntonioDi Tucci

Fonte delle notizie di questo post è stato l’articolo di Leo Hickman per la rivista Internazionale e il sito web della Coldiretti, da cui riporto anche questa lista di consigli:

1) Non andare alla ricerca di un albero perfetto perché ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord e poi ricordarsi che si tratta di un albero vivo la cui naturale asimmetria è sicuramente compensata dall’autenticità dello stesso.
2) Tutte le conifere tendono a perdere gli aghi nella parte interna dei rami, ma ciò non significa che l’albero sia vecchio e in ogni caso, per evitare di sporcare macchine e case, chiedere al vivaista di scuotere l’albero per far cadere gli aghi secchi.
Una volta a casa:

1) Sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come stufe e termosifoni e al riparo da correnti d’aria, come porte e finestre al riparo da eventuali forti folate di vento.
2) Evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami.
3) Non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l’albero e vivo e respira
4) Mantenere la terra umida ma non eccessivamente bagnata, anche con l’utilizzo di un nebulizzatore, che potrebbe essere applicato anche ai rami n assenza di fili elettrici.

Terminato il periodo natalizio: l’albero acquistato ha le radici può essere posizionato all’esterno sul balcone o piantato in giardino.

Auguri


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Salve a tutti,
è un pò che non partecipo attivamente al blog, ma seguo sempre con interesse tutto quello che viene scritto.
Torno a scrivere oggi con una proposta, che rappresenta un pò la concretizzazione (spero) di tante voci che in questi mesi ho avuto modo di ascoltare.
Vorrei fondare un comitato, un’associazione, un gruppo, chiamatelo come volete, per la tutela dei diritti dei cittadini e per la trasparenza dell’azione amministrativa. Un gruppo di menti intelligenti e sveglie, che osservando la realtà circostante ponga degli interrogativi, pretenda risposte, analizzi situazioni, proponga soluzioni ai problemi e metta in luce le piccole e grandi “ingiustizie” cui ogni giorno tutti assistiamo impotenti.
Si tratterebbe di riunirsi ogni tanto e di portare avanti dei progetti condivisi.
Sono convinta che l’esperienza di vita e professionale di ognuno di noi possa dare un contributo valido a questo gruppo in formazione, per cui invito chiunque sia interessato a dare la dispobilità per un incontro, che dovrebbe tenersi tra Capodanno e la Befana.
Naturalmente il gruppo non avrà colori, nè una posizione partitica…. dovremo solo essere tutti animati dal grande desiderio di capire la realtà che ci circonda e di cambiare almeno qualcosa di ciò che non funziona.
Aspetto adesioni nei commenti e sulla base della disponibilità combineremo un incontro….
Saluti e baci a tutti.
Manuela Navarro

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