E’ giusto che ognuno si prenda le sue responsabilità. Io lo faccio stasera, dopo l’ennesima notizia “triturastomaco”, di fattacci di questo governo spietato!
Decisi di votare in quel modo perchè ho sempre ritenuto Silvio B., la vergogna della nostra nazione. Un uomo come lui è l’emblema della deriva culturale in cui ci troviamo.
Io non sono sinistroide per vocazione. Non comprendo gli estremismi politici, ma più di tutto non riesco a metabolizzare il concetto di Ideologia politica. Detesto infatti Berlusconi e non la destra, che tra le sue fila, ha politici di buon rango (mosche bianche nel quadro politico italiano).
Decisi quindi di dare il mio voto a sinistra, credendo di fare cosa giusta. Dopo una veloce valutazione valutai che tra il marciume della destra e quello della sinistra il male minore era Prodi. Ma la mia valutazione dopo poco si è dimostrata sbagliata. Credetti stupidamente che ci sarebbe stata una rinascita, dopo anni di editti e teocrazia parlamentare. Arrivò invece il ministro della giustizia, Clemente Mastella.
Se Silvio B. (secondo solo alla DC) è stata la rovina del nostro paese, Mastella è riuscito a succedergli egregiamente, tanto da non farmi sentire alcuna differenza. E non è il solo! Con abili mosse tutta la squadra ha dimostrato eleganza principesca. Dalle tasse altissime, che è giusto pagare – ma per avere cambio treni, ospedali, strade e non autisti per nuove auto blu e/o viaggi in aereo presidenziale al GP di Monza – alla notizia di oggi sul NO alla commissione d’inchiesta che avrebbe dovuto far luce, sugli abusi fatti a Genova su gente innocente (verificatisi durante il governo di Silvio B.).
Che dire allora, anche se non serve più a nulla chiedo a scusa e prometto che la prossima volta starò più attento. Anche se non credo ci sarà una prossima volta, se alle prossime elezioni le proposte saranno così scadenti.
Ho deciso infatti che in caso di sovraccarico di immondizia nelle liste elettorali, spedirò al presidente della Repubblica la mia cartella elettorale. Lui che è un uomo saggio e attento a denunciare malefatte politiche (risata del pubblico), saprà sicuramente cosa farsene.
Antonio Di Tucci