La prima volta è successo il putiferio. Un popolo in subbuglio. Dissi che gli italiani sono un popolo di asini, con il dovuto rispetto degli asini. Tutti sul piede di guerra ad invocare l’italianissima dignità e maestosità.
Ma quando leggo i giornali, quando ascolto la radio, non posso fare altro che convincermi che la mia considerazione non era sbagliata. Che quanto dicevo non era solo uno sfogo, un tentativo per provocare qualche lettore più sensibile, ma una realtà concreta.
Siamo sotto assedio. Siamo gli unici a vivere in un paese in cui la verità non esiste. Non ci sono giornali, non c’è il diritto, non c’è il popolo.
In nessun paese del mondo, a parte i paesi sotto dittatura, potrebbe succedere quello che succede da noi. La classe politica emana leggi a suo piacimento e nessuno batte ciglio. Si avvicina l’estate, si avvicina la vacanza e quando l’asino deve andare a vacanza…. cascasse il mondo!
Il lodo Alfano, le intercettazioni eliminate, i processi bloccati, le leggi razziali. Ieri mi chiedevo, ma la comunità europea dove cazzo sta? Perchè non interviene, perchè non ferma questi pazzi furiosi?
Ma prima di tutto, il popolo dove cazzo sta? L’opposizione dove cazzo sta? La dignità di dire di no, dove cazzo sta?
Siamo asini senza speranza. Vogliamo sicurezza ma blocchiamo i processi, vogliamo che la legge sia rispettata e votiamo chi la legge la gestisce a suo piacimento. Ci lamentiamo di subire soprusi dalla politica ladrona ma davanti all’opportunità non diciamo mai di no.
Aveva ragione qualche giorno fa qualcuno che commentava “quanti Berlusconi ci sono in ognuno di noi”. Siamo asini perchè vogliamo esserlo, ma vogliamo che nessuno ce lo dica!
Adt
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