Quando Berlusconi ha vinto le elezioni, lo scorso 13 aprile, tutti hanno detto che era ora di stare zitti, di lasciar fare, di aspettare la fine del mandato per tirare le somme. Ma secondo una veloce valutazione fatta in questi 3 mesi, , se continuiamo così, alla fine del mandato non ci arriveremo…
Credo che questo breve periodo sia abbastanza per poter chiedere a questi signori di tornare a casa.
Io non capisco se Berlusconi è più irresponsabile o incompetente. E ancor di più non comprendo se la gente che l’ha votato sia più irresponsabile o incompetente. Mi direte che non si poteva votare PD e vi do ragione, ma qualcuno riesce a comprendere l’entità dei danni che quest’uomo sta facendo?
Sta avviando una politica energetica che parte in ritardo di 20 anni rispetto all’Europa, con strumenti che 20 anni fa erano già vecchi. Poi sta regalando altri 300 milioni di euro ad Alitalia. Una compagnia aerea mandata la macero dai grandi manager che solo l’italia sa dare. In campagna elettorale ha cacciato Air France per fare la cordata e oggi si scopre che l’unica cordata l’abbiamo presa noi, in faccia, pagando con le tasse che dovrebbero servire ai nostri figli per farsi un futuro una compagnia in perdita. Aveva mille idee Silvio prima delle elezioni, dove sono? Neanche l’Aeroflot, la compagnia con il più alto numero di aerei precipitati ci ha voluto (io con Aeroflot ho volato 4 volte…DIO MIO!). Ed è qui che ci si pone la domanda: Irresponsabile o incompetente? Sta facendo chiudere una compagnia aerea perchè incapace o perchè vuole fare il duro e non mollare, sperando di trovare presto l’ispirazionie? …O forse sta facendo svalutare il titolo in borsa e deprezzare il valore dell’azienda per farla comprare a qualche fidato amico, dopo avergli pagato i debiti con i nostri soldi?
E la legge sulle intercettazioni? Degna di un modo di fare da chi della democrazia non ha alcun rispetto. Ed alcuna congnizione. Una legge come questa non fa altro che legittimare comportamenti illeciti. Chi vuole far rispettare la legge e ordina le intercettazioni va dentro per 5 anni e chi i reati li commette può farlo senza essere spiato. Ma se qualcuno non ha nulla da nascondere perchè non dovrebbe essere intercettato? La privacy? E’ imbarazzante questa risposta!
Ed ancora l’ICI che per toglierla di mezzo sembra abbia tagliato spese alle infrastrutture (a quelle che servono, mica al ponte!!!). La fila è lunga e lo spazio è poco…per ora mi fermo qui.
Non riesco a togliermi dalla testa che il modo di fare di questi signori sta cambiando la nostra società in peggio. False promesse, elogio dei mafiosi e tanta gente che non si accorge di nulla. Che crede che questa sia la strada giusta, forse perchè non ha più nulla in cui credere e perchè non sa più cosa significhi vivere in uno stato civile.
Vi lascio una frase di Indro Montanelli, uno degli ultimi intellettuali di questo paese che si permette il lusso di metterli al bando, gli intellettuali.
“La scoperta che c’è un’Italia berlusconiana mi colpisce molto: è la peggiore delle Italie che io ho mai visto, e dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L’Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L’Italia del 25 luglio, l’Italia dell’8 settembre, e anche l’Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta. Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l’avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo”. (dall’intervista a Montanelli di Laura Laurenzi, 26 marzo 2001)
Antonio Di Tucci
Montanelli, con la sua sagacità, centra il SUO problema visto che era stato direttore de “il giornale” quotidiano edito dalla famiglia Berlusconi.
Non so tu che lavoro faccia, e mi auguro che lavori: il tuo datore di lavoro è sicuramente la persona più amabile di questo mondo … ma al momento che ti dovesse licenziare, e non offendere la tua intelligenza, come la prenderesti, come la penseresti, cosa diresti, cosa faresti … non credo che dal tuo punto di vista quella persona continuerebbe ad essere la persona “più amabile del mondo”, ma se ciò dovesse accadere allora …
“Montanelli accettò il sostegno di Silvio Berlusconi, all’epoca costruttore edile. Pare che Montanelli, sottoscrivendo il contratto con Berlusconi, gli abbia detto: “Sia chiaro, tu sei il proprietario e io sono il padrone, perché se così non fosse, io me ne andrò. La vocazione del servitore proprio non ce l’ho”.
Il loro sodalizio durò senza contrasti fino al 1993; secondo la versione raccontata da Montanelli, in seguito alla “discesa in campo” di Berlusconi, questi si presentò alla redazione del Giornale e ordinò ai giornalisti che d’ora in avanti il quotidiano avrebbe supportato tutte le iniziative politiche del Cavaliere. Montanelli si rivoltò, rassegnando polemicamente le sue dimissioni”. (tratto da wikipedia).
Pasqualì, Se il tuo datore di lavoro ti licenzia e lo fa per necessità perchè dovresti non stimarlo più? Berlusconi la necessità l’aveva, ma era di natura dolosa, forse per questo la perdita di stima… Montanelli poi era un intellettuale vero, uno dei pochi intellettuali di destra che l’Italia abbia conosciuto, mica uno che se lo tratti male dice cosa cattive sul tuo conto… Pè favore, scitammoce nu poco….
Mamozio Maurizio
Non capisco…
La mia posizione sulla politica energetica è abbastanza chiara… (vedi post “asini Italiani” comm. n° 18 – post “Le centrali nucleari per lo sviluppo dell’Italia” comm. n° 6)
La questione Alitalia no l’ho seguita abbastanza per poterne parlare… (ma non mi pare che stiamo facendo grandi passi in avanti… tutt’altro….)
La storia delle intercettazioni poi è incredibile!!! Questa è abbastanza chiara, e volendo rientra anche nel mio settore di interesse… (come bastardo intercettatore, ovvio!! 😉 ) Assurdo… Non credo che si possa nascondere tutto sotto l’aleatoria parola Privacy…
L’idea di affidare ad una commissione la decisione di se e chi “intercettare” sembra un’altra ambiguità tutta italiana (se non fosse altro che per la fuga di notizie eventualmente derivante).
Non è giusto a mio avviso intimidire od ostacolare chi “intercetta”, gli strumenti per poterlo fare ci sono e debbono continuare ad esserci.
A mio avviso si invade la privacy nel momento in cui le persone “intercettate” non si occupino di cariche istituzionali, per cui non siano personaggi di pubblica visibilità…
Nel momento in cui prendono le redini di un paese che è anche “NOSTRO” devono giustificare anche quante volte vanno al bagno secondo me e quindi non avere paura di essere controllate sia nell’intimo che nel pubblico.
Il concetto “se non hai nulla da nascondere non ti preoccupi” non è proprio quello che intendo, ma credo che dovrebbe essere nell’interesse prima di tutto “del potente” l’essere completamente trasparente, vita privata compresa.
Basti pensare a come veniva gestita la cosa ai tempi degli ultimi veri Senatori, quando Roma era davvero grande.
Per il resto non lo so, non mi pare che stiano facendo tutto questo grande lavoro…
I lunghi viaggi sono fatti di piccoli passi, e questi non si può dire che siano nella direzione giusta.
alberto ciniccola
prato, 06.17.2008